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Sicilia. Jan Fabre, una “esposizione diffusa” nella Valle dei Templi e a Monreale

Una selezione di oltre cinquanta opere, tra sculture, disegni, film, documenta l’intensa creatività dell’artista fiammingo. E’ la mostra “Jan Fabre – Ecstasy & Oracles”, a cura di Joanna De Vos e Melania Rossi, aperta fino al prossimo 4 novembre 2018 AGRIGENTO - Un percorso intenso di opere note e altre inedite, che vanno dal 1982 al 2018, e che si snodano tra siti archeologici, luoghi di culto, monumenti e biblioteche di Agrigento e Monreale, creando un itinerario di straordinaria bellezza.  “Jan Fabre – Ecstasy & Oracles” questo il titolo dell’esposizione inaugurata lo scorso 6 luglio, evento collaterale di Manifesta 12 e inserita nel cartellone di eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.  Il Parco della Valle dei Templi  ospita le opere più spettacolari. Qui Fabre si cimenta sul tema degli oracoli, in un confronto con la civiltà greca classica. Nei pressi  dei templi di Giunone e Zeus, due sculture in bronzo a grandezza naturale, “L’uomo che dirige le stelle” (2015) e “L’uomo che dà il fuoco” (2002), stabiliscono un rapporto con gli imponenti resti dei templi dorici dedicati alle divinità elleniche, metafore del costante tentativo dell’umanità di interagire con il divino e di tendere all’eterno. In prossimità del Tempio della Concordia è possibile invece ammirare una performance inedita presentata su cinque schermi, ideata da Fabre appositamente per questa esposizione. Mentre all’interno della Villa Aurea sono esposti disegni, film di performance e sculture definite “Thinking models” che sviluppano il tema della tartaruga, animale oracolare per eccellenza, intesa come simbolo di immortalità e saggezza. Opere sul tema della tartaruga sono anche esposte nella città di Agrigento in tre luoghi di grande valore storico-artistico come il Chiostro del Monastero di Santo Spirito, la chiesa di Santa Maria dei Greci, e la Biblioteca Lucchesiana, nota per i suoi numerosi volumi di pregio. Nel cortile esterno del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”, troneggia un’installazione composta da due busti bronzei posti l’uno di fronte all’altro che ritraggono Fabre intento ad osservare se stesso con delle corna di capra: bestiali, mitologici poteri che si protendono come improbabili antenne a captare timidi lacerti di bellezza. Il ciclo continuo di vita, morte e rinascita è il motivo dominante invece a Monreale, evocato dallo scarabeo gioiello, animale sacro e simbolo della resurrezione per moltissime civiltà antiche, molto spesso al centro delle riflessioni artistiche dell’artista.  All’interno della straordinaria Cattedrale di Santa Maria Nuova, nella Cappella di San Benedetto (eccezionalmente aperta al pubblico per tutta la durata dell’esposizione), è collocato “L’uomo che porta la croce” (2015), scultura in bronzo a grandezza naturale che ritrae l’artista mentre tiene in bilico una croce di quattro metri sul palmo della mano. La mostra, organizzata da MondoMostre e promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo, Polo Culturale di Agrigento, in collaborazione con la Città di Palermo, l’Arcidiocesi di Monreale, il Comune di Monreale, il Comune di Agrigento e l’Arcidiocesi di Agrigento,  è corredata da un catalogo edito da Skira. Vademecum Jan Fabre - Ecstasy & Oraclesdal 06/07/2018 al 04/11/2018PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA VALLE DEI TEMPLIVia Panoramica Dei Templi - Agrigento - SiciliaCIVICA GALLERIA D'ARTE MODERNA - EX CONVENTO DEI BENEDETTINIPiazza Guglielmo II - Monreale - Sicilia ...

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